L’acquedotto del Fortore ha origine dall’impianto di potabilizzazione derivate dall’invaso di Occhito sul fiume Fortore e serve la Puglia settentrionale. L’impianto prima degli interventi di adeguamento era proporzionato per trattare la portata massima di 2,4 m3/s con una filiera di trattamento che si sviluppava con Pre-Disinfezione, Chiariflocculazione, Filtrazione rapida su sabbia, Sterilizzazione, Ispessimento fanghi e Disidratazione fanghi con nastro pressa. L’adeguamento dell’impianto di potabilizzazione ha visto l’inserimento di n. 10 filtri a carbone attivo dimensionati per trattare la portata di 2,4 m3/s. L’utilizzazione dei filtri a carbone attivo si rende necessaria durante i periodi nei quali le acque dell’invaso del Fortore hanno caratteristiche tali da non consentire che, con la sola filtrazione a sabbia, si possano raggiungere valori compatibili con il D.Lgs. 31/01. L’adeguamento funzionale ha quindi interconnesso con un canale funzionante a gravità i filtri a sabbia con quelli a carbone per poi ripercorrere la filiera di trattamento esistente. Completano gli interventi i collegamenti idraulici serventi la nuova sezione, gli impianti di contro lavaggio con aria e con acqua e tutte le opere necessarie per dare l’opera completa e funzionale. Nell’ambito dell’appalto è stata anche realizzata una sezione di dosaggio di carbone attivo in polvere (CAP) in uno ai relativi manufatti di servizio (silos, pre diluizione e dosaggio). L’opera si rende necessaria ai fini della riduzione degli impatti sul processo di trattamento derivanti dalla presenza algale all’interno dell’acqua grezza. Sempre nell’ambito dello stesso intervento è stata potenziata la sezione di disidratazione meccanica con l’installazione di nuove centrifughe.